L'importanza dei dettagli

Anestetizzati e addormentati. Così si passa la maggior parte della vita.
Alla prima lezione di Yoga della mia vita l'insegnante ci invitava ad ascoltarci, a sentire il corpo, le sensazioni. Ricordo che quei momenti li consideravo solo un momento per recuperare tra un esercizio e l'altro: cosa devo sentire, sto sudato, e sento solo il mio corpo, quello di sempre!
Oggi quando mi fermo e mi osservo non so più a cosa devo fare attenzione, mi rendo conto di quante cose succedono in un singolo istante dentro me, di quante sensazioni, pensieri, emozioni.
Cosa è cambiato?
Fisicamente, chimicamente, elettricamente, niente, più o meno, è cambiato l'atteggiamento e la sensibilità, oggi ho sviluppato una gentile attenzione, un sentire e un osservare senza giudizio, la capacità di agganciarmi al presente, seppur per istanti, e dare spazio al sè.
Non sono andato in un tempio in cima a qualche sperduta montagna in Tibet o in qualche Ashram, ma ho fatto lunghi viaggi senza muovere un piede, viaggi interiori grazie a diversi mezzi di trasporto: Yoga, Tecniche di meditazione, Danza, Risata Incondizionata, Silenzio, Amore!
Grazie!